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«La mia proposta
per la
bandiera del XVIII Congresso, con sede a Cremona, nasce
dall’osservazione dell’insegna civica della città ospitante,
composta da due distinte partizioni: il fasciato di rosso e d’argento,
in uso dal 1478, e il braccio posto in palo, manicato dei colori
dell’insegna principale, tenente una palla d’oro, in ricordo della
celebre disfida tra il gonfaloniere cittadino Giovanni Baldesio, in
seguito detto Zanén da la bala, e il figlio dell’imperatore
Enrico IV, con in palio l’abolizione del pesante tributo di una palla
d’oro del peso di cinque libbre, che i cittadini erano costretti a
versare. Baldesio disarcionò il rampollo imperiale, liberando la
città dall’imposizione e guadagnandosi grandi onori, incluso
quello di essere ricordato nell’arme cittadina A questi elementi ho
voluto unire il richiamo al simbolo del CISV, in particolare l’elemento
a forma di “V”, o scaglione rovesciato se vogliamo usare un termine
araldico, e la foglia di edera. La composizione che ne risulta è
un vessillo fasciato, rosso e bianco, sul quale si innesta l’elemento a
forma di “V”, virato in verde per fornire maggior contrasto sul fondo
bianco, richiamando al tempo stesso il Tricolore nazionale, al centro
del quale si innesta il braccio in palo tenente la sfera d’oro,
caricata col simbolo dell’Associazione: la foglia d’edera, per
necessità di contrasto virata in verde».
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